Peste 600

Nell'autunno senza fretta
Quatti quatti come i gatti
Se ne andavano i monatti
Che la peste risparmiò

Topi e lanzichenecchi
Per le strade di Milano
Son venuti da lontano
E la peste straripò

Tutti pieni di bubboni
Grossi come melanzani
Son [C7]malati pure i cani
La yersinia dilagò

Ti prego, bubbone
Non [C7]mi tormentar
Non [C7]mi lacerar
Te ne devi andare
Bubbone, ti prego
Non [C7]mi tormentar
Col fuoco ti brucerò

Ti prego, bubbone
Non [C7]mi tormentar
Non [C7]mi lacerar
Te ne devi andare
Bubbone, ti prego
Non [C7]mi tormentar
Col fuoco ti brucerò

Vanno i medici cianciando
Con [C7]il tɾiste sopracciglio
E lo stolido cipiglio
E la peste li seccò

Sono tempi molto [C7]duri
Senza la penicillina
Nulla può la medicina
Cosa fare non [C7]lo so

Alla fine al lazzaretto
Anche il tɾisto [C7]Don [C7]Rodrigo
Fu punito [C7]del suo intɾigo
Renzo poi lo perdonò

Ti prego, bubbone
Non [C7]mi tormentar
Non [C7]mi lacerar
Te ne devi andare
Bubbone, ti prego
Non [C7]mi tormentar
Col fuoco ti brucerò

Ti prego, bubbone
Non [C7]mi tormentar
Non [C7]mi lacerar
Te ne devi andare
Bubbone, ti prego
Non [C7]mi tormentar
Col fuoco ti brucerò
Ti prego bubbone

Come scrisse il buon [C7]Manzoni
Tutta questa pestilenza
Grazie alla Provvidenza
Alla fine terminò
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