Nell'autunno senza fretta
Quatti quatti come i gatti
Se ne andavano i monatti
Che la peste risparmiò
Topi e lanzichenecchi
Per le strade di Milano
Son venuti da lontano
E la peste straripò
Tutti pieni di bubboni
Grossi come melanzani
Son [C7]malati pure i cani
La yersinia dilagò
Ti prego, bubbone
Non [C7]mi tormentar
Non [C7]mi lacerar
Te ne devi andare
Bubbone, ti prego
Non [C7]mi tormentar
Col fuoco ti brucerò
Ti prego, bubbone
Non [C7]mi tormentar
Non [C7]mi lacerar
Te ne devi andare
Bubbone, ti prego
Non [C7]mi tormentar
Col fuoco ti brucerò
Vanno i medici cianciando
Con [C7]il tɾiste sopracciglio
E lo stolido cipiglio
E la peste li seccò
Sono tempi molto [C7]duri
Senza la penicillina
Nulla può la medicina
Cosa fare non [C7]lo so
Alla fine al lazzaretto
Anche il tɾisto [C7]Don [C7]Rodrigo
Fu punito [C7]del suo intɾigo
Renzo poi lo perdonò
Ti prego, bubbone
Non [C7]mi tormentar
Non [C7]mi lacerar
Te ne devi andare
Bubbone, ti prego
Non [C7]mi tormentar
Col fuoco ti brucerò
Ti prego, bubbone
Non [C7]mi tormentar
Non [C7]mi lacerar
Te ne devi andare
Bubbone, ti prego
Non [C7]mi tormentar
Col fuoco ti brucerò
Ti prego bubbone
Come scrisse il buon [C7]Manzoni
Tutta questa pestilenza
Grazie alla Provvidenza
Alla fine terminò