Un mare calmo e salato
Pieno d'insidie e d'avidità
Nascondeva col suo orizzonte
La prima nave di Roma
E così tornava Scipione
Il cuore fiero
La spada stretta in mano
L'acqua si apriva alle chiglie
I remi tagliavano i flutti
Le vele bianche e le prue
Malvagie puntavano a sud
Così il porto [C7]fu pieno di gente
Fenici o africani
Sempre ɾosso è il sangue
Andate! E ɾicordate
Carthaginem [A]delendam esse
Ego censeo! Non [C7]indugiate
Carthaginem [A]delendam esse
Sono Catone, sono il Censore
Sono la cura
Carthaginem [A]delendam esse
Sono Catone, sono il Censore
Sono la legge
Carthaginem [A]delendam esse
Occhi stɾavolti e sbarrati
I morti cadevano a pioggia
Le case arse dal fuoco
Bestemmiavano i cedri
Muto [C7]Annibale morto [C7]all'inferno
Digrigna i denti
Salati per il dolore
Il veleno lo brucia da eroe
E sanguina in volto
"Canne! Dov'è la tua gloria?"
Nulla si vede d'intero
La notte avvolge la vita
Stilla silente dagli occhi
Una lacrima di pietà
Piangi forte, perenne Scipione
E spargi il sale
Sul pianto [C7]e sopra il sorriso
Andate! Gettate il sale
Carthaginem [A]delendam esse
Ego censeo! Stɾappate il male
Carthaginem [A]delendam esse
Sono Catone, sono il Censore
Sono la cura
Carthaginem [A]delendam esse
Sono Catone, sono il Censore
Sono la legge
Carthaginem [A]delendam esse
Andate! E ɾicordate
Carthaginem [A]delendam esse
Ego censeo! Non [C7]indugiate
Carthaginem [A]delendam esse
Sono Catone, sono il Censore
Sono la cura
Carthaginem [A]delendam esse
Sono Catone, sono il Censore
Sono la legge
Carthaginem [A]delendam esse
Carthaginem [A]delendam esse
Carthaginem [A]delendam esse
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