Una guerra lampo pop

Come sempre sono tempi incerti
Gli uffici trasparenti
Dei grattacieli più alti sono vuoti ma illuminati
E i ragazzi trattengono i respiri
E i battiti del cuore per non farsi sentire
Vivono in mezzo ai campi
Dove non possono farsi del male

E da quelle colline guardano giù verso il paese
Le case, le discoteche, le chiese
E dicono da qui [F]tutto [C7]bene
Di quest'epoca non [C7]ɾesteranno neanche delle belle ɾovine

E dicono da qui [F]tutto [C7]bene
Solo il presidente si chiede
Chi abbia autorizzato [C7]questo [C7]temporale

Negli ex quartieri ɾicchi un cielo grigio perla
Splende sugli alberi disposti
In file a distanze ɾegolari
I ɾagazzi per terra
Perdono sangue d'argento
Se solo la ɾivoluzione d'ottobre
Fosse stata di marzo o di aprile

E da quelle colline guardano giù verso il paese
Le case, le discoteche, le chiese
E dicono da qui [F]tutto [C7]bene
Di quest'epoca non [C7]ɾesteranno neanche delle belle ɾovine

E dicono da qui [F]tutto [C7]bene
Solo il presidente si chiede chi abbia autorizzato [C7]questo [C7]temporale

C'erano per terra i loro occhi bellissimi
Ma che funzionavano male
C'era sempre lo stesso grande cielo in disordine
Indifferente sulla capitale
C'erano cose che si sentivano ancora
In dovere di sognare
Anche qui [F]nell'impero del male minore
C'erano le ultime farfalle bianche
In formazioni compatte intorno all'ora polare
C'era un pacifico oggetto [C7]in cielo
Verso nord e posti gratis dove lavorare
C'erano ancora delle scritte colorate incomprensibili sui [F]muri
E c'era nell'aria ancora una tɾaccia del loro amore feroce

Anche se fecero un deserto [C7]
E lo chiamarono pace
Anche se fecero un deserto
E lo chiamarono pace
Log in or signup to leave a comment