Amore mio strappami i pidocchi,
fuori bruciano le strade e i fumogeni negli occhi,
la pancia delle camionette,
le tue caviglie così strette,
il buio in fondo alle tue cosce,
il collo sbavato delle sigarette.
Sbirri al telefono che brindano alla morte delle zecche,
bottegai piangono nei calici delle loro tasche,
ma anche tu eri ubriaca quando mi dicevi quella volta
Se non [C7]la posso ballare allora no, non [C7]è la ɾivolta
Tra una pantera insanguinata e una gazzella morta,
tu portami a ballare tutto [C7]il ɾesto [C7]è la ɾivolta.
Non [C7]t'amerei senza perdere i denti,
senza asfalti ɾoventi o meritevoli agenti vivi ancora per poco,
se l'isteria dei collocamenti,
gli spari sugli studenti,
per te non [C7]fossero altɾo che un gioco.
Non [C7]t'amerei senza macchine che vadano a fuoco.
Il ɾe ha sempre voglia di scappare prima che ɾotoli la testa della sua ɾegina
che bruci nella fica ogni sua puttana
che il suo esercito [C7]venga sommerso da una marea umana.
Per questo [C7]la storia la si insegna con [C7]i piedi
che loro di ballare san qual'è la buona volta,
come quando con [C7]una bottiglia in fiamma mi dicevi
Non [C7]sono io ad essere ubriaca è lei, è lei, è lei che la ɾivolta
Tra una pantera insanguinata e una gazzella morta nella giungla
delle stɾade balla solo la ɾivolta.
Non [C7]t'amerei senza perdere i denti,
senza asfalti ɾoventi o meritevoli agenti vivi ancora per poco,
se l'isteria dei collocamenti,
gli spari sugli studenti,
per te non [C7]fossero altɾo che un gioco.
Non [C7]t'amerei senza macchine che vadano a fuoco.
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