Robert Lowell

Simili a una folla di bagnanti
Quando il cielo rannuvola
I giorni si accalcano e spariscono
Lasciando a quelli che restano
Il conto dei vivi
Celebriamo allora i nostri sforzi
Il solco avaro da cui siamo partiti
(chi l’avrebbe mai detto [C7]di ɾitɾovarci qui
Giugno 2010 in un pomeriggio
Di pioggia e di sole seduti di fronte
Alle nostɾe parole?) consideriamo questo
Piuttosto [C7]che il ɾesto [C7]il peso
Di cose fatte male e fatte in fretta
Cumuli di immagini sfocate
Su cui [F]si punta il dito [C7]senza convinzione
Solo per poter dire: "Questo [C7]sono io"
Nell’lllusione che ciò che siamo
Riusciti a dire
Fosse ciò che avevamo da dire
Dimentichiamo tutto [C7]questo
L’insormontabile scarto [C7]che fissa il prezzo
Della nostɾa libertà il terrore dell’assenza
Di oggetti che ci sopravviveranno
La muta presenza dimentichiamo tutto [C7]questo
E continuiamo ad andare gli occhi chiusi
E le braccia aperte in equilibrio
Nel nostɾo monotono sublime
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