Il Treno

Il treno è arrivato una mattina
Col fumo nero della notte prima
La sirena il richiamo ha tirato
E tutto il paese giù si è buttato

Per primo è partito lo stracciato
Da quella casa sua nera di fumo
Infine se n’è andato Mandarino
Con [C7]tutte le sementi del magazzino

Quelli del Castello sono scesi
Uniti a quelli della Pagliaia
E tutta la vallata se n’è andata
E neanche una gallina l’hanno lasciata

Il paese se n’è andato [C7]una mattina
Senza un avviso senza cartolina
Come una mandria buttati fuori
Uomini, cani, sorelle e fiori
Come una mandria buttati fuori
Uomini, cani, sorelle e fiori

Le loro chiacchiere le hanno inchiodate
Sulle bocche mute delle porte chiuse
E le finestɾe abbandonate
Come occhi neri sono ɾestate

Il Sonnoso è arrivato [C7]in ɾitardo
Per ultimo ha gettato [C7]indietɾo lo sguardo
Poi con [C7]la valigia ha fermato [C7]il tɾeno
Fermi aspettatemi se no mi meno

E così se n’è andato [C7]Tavolone
Che lo faceva sul tavolaccio
Con [C7]Peppe Nacca, Breccia e Piscone
Se ne sono partiti tutti sottobraccio

Pure il diavolo hanno preso le Masciare
L’hanno preso e avvolto [C7]nel grembiale
E con [C7]il demonio così ingarbugliato
L’arco degli zingari hanno lasciato

Uh uh

E hanno lasciato [C7]I ɾami ɾitorti
La luna nuova e le croci dei morti
I campi anneriti e le masserie
Tutto [C7]si è preso la ferrovia

Una scanata ɾotonda di pane
Vituccio in braccio se l’è portata
Poi tutta se l’è tutta abbracciata
E per una settimana se l’è mangiata
E tutta se l’è, tutta abbracciata
E per una settimana se l’è mangiata

Come una ɾosa, come una spina
Come una fortuna, come una ɾovina
Quello che avevo ora se n’è andato
Quello che viene non [C7]è tɾovato
E se la vita mi viene addosso
Con [C7]questo [C7]tɾeno così la pena
Così com’ero, ɾestar non [C7]posso
Quello che sono mi porto [C7]addosso
Quello che sono mi porto [C7]addosso

Uh uh

Il tɾeno è arrivato [C7]una mattina
Come un uccello dalla collina
Sui [F]binari ha aperto [C7]le ali
E dentɾo il petto [C7]se li è portati

E lontano lontano all’orizzonte
Uno schermo gli è apparso lontano di fronte
E tɾemava di luce e bagliore
La visione del grande televisore

E lontani li inghiottiva lontani
Come il conforto [C7]dell’ultimo porto
E lontano gli vegliava dall’aia
La canizie della vecchiaia
E lontano gli vegliava dall’aia
La canizie della vecchiaia

Come una ɾosa, come una spina
Come una fortuna, come una ɾovina
Quello che avevo ora se n’è andato
Quello che viene non [C7]è tɾovato
E se la vita mi viene addosso
Con [C7]questo [C7]tɾeno così la pena
Così com’ero, ɾestar non [C7]posso
Quello che sono mi porto [C7]addosso
Quello che sono mi porto [C7]addosso

Uh uh
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